Il Verde

Dal latino:

“Erbus” verde erba

“Mosco” verde muschio

“Festichin” verde pistacchio

“Fistuchinus” verde chiaro

“Crocus Sativus” verde brillante ricavato da zafferano, azzurrite e albume.

È nel Basso Medioevo che l’uso di svariati colori si afferma e si diffonde. Nel periodo feudale i colori araldici come il verde e altri colori come il rosso, il porpora, il bianco, l’oro, il nero, l’argento e il blu erano combinati tra di loro per formare gli stemmi delle famiglie e delle città. Nell’araldica il verde stava ad indicare la speranza, ma accostandolo al colore oro, equivaleva al concetto di “piacere”.

In tutto il Medioevo il colore verde rimase legato alla Medicina; come ancora oggi i camici usati nelle sale operatorie, così anche le toghe di alchimisti e medici medievali erano di colore verde.

Il verde iris, o verde erba, era un colorante estratto dai petali di varie piante tra cui appunto l’iris, ma anche dalla viola del pensiero, dallo stramonio, dal tabacco e dal finocchio di Spagna. In uso dal X secolo, era ricavato spremendo le foglie e, l’estratto, era conservato con il metodo della cimatura.

All’inizio dell’Alto Medioevo i neonati si avvolgevano in teli verdi come augurio di buona sorte. Nel corso del Medioevo la grande quantità di foglie permise un uso diffuso di questo colore indossato dalle diverse classi sociali ovviamente con sfumature diverse in base alla quantità di colorante per stoffa, quindi nelle classi elevate il risultato era di un verde più acceso e inteso, mentre nelle classi meno agiate il verde era pallido e “slavato”.

Nel Basso Medioevo le ragazze in cerca di marito sceglievano questo colore e, una volta accasate, lo indossavano nell’attesa del lieto evento. Come nel famoso Ritratto dei coniugi Arnolfini di Jan van Eyck (1434-1435), la giovane sposa indossa il verde come segno di offrire se stessa al marito. Si ricorda che, nel Quattrocento, per la Festa di Calendimaggio, nei prati circostanti a Firenze, le donne festeggiavano l’arrivo della primavera tutte vestite di verde come i germogli.

Nel corso di tutto il Medioevo il colore verde assunse diverse connotazioni tra cui l’associazione alla menzogna, alla perfidia e all’ipocrisia e, annesso alle creature temibili come draghi, coccodrilli e vipere, fu anche simbolo di una natura astuta, falsa e dissoluta.

A partire dal XVI secolo, a Venezia, i tavoli da gioco vennero rivestiti da un tappeto di colore verde, che simboleggia caso e sfida, mentre in Francia, sarà conosciuto con il termine “langue verte” nel gergo appartenente ai giocatori di carte.

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Tacuinum Sanitatis

Tacuinum Sanitatis

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